Netflix, rivoluzione: scegli cosa guardare in base al tuo umore
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Direttore: Alessandro Plateroti

L’intelligenza artificiale sbarca su Netflix: clamorosa rivoluzione, cosa cambia

Il logo di Netflix

Un nuovo motore di ricerca potenziato dall’Intelligenza Artificiale è in arrivo su Netflix, ma dietro la comodità si nascondono interrogativi profondi: ecco quali.

Netflix si prepara a introdurre una nuova funzionalità destinata a cambiare radicalmente il modo in cui gli utenti scoprono contenuti sulla piattaforma. Il colosso dello streaming sta testando un motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale che consentirà di scegliere serie TV e film in base all’umore. Un’evoluzione che punta a rendere l’esperienza più personalizzata, ma che apre anche a riflessioni etiche e interrogativi sulla tutela della privacy e sul concetto stesso di libertà di scelta.

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Netflix e intelligenza artificiale: rivoluzione o rischio?

“Il nuovo motore consentirà agli utenti di trovare programmi utilizzando termini molto più specifici”, fanno sapere da Netflix. Questo significa poter digitare richieste come “una serie rilassante per la domenica pomeriggio” oppure “un film d’avventura che non faccia piangere”. Il sistema sarà in grado di restituire contenuti coerenti grazie all’elaborazione del linguaggio naturale (NLP) e a modelli predittivi avanzati.

Come funziona il motore IA di Netflix

Attualmente in fase di test su dispositivi iOS in Australia e Nuova Zelanda, la nuova funzione non sarà attivata automaticamente. Gli utenti potranno scegliere se utilizzarla, mantenendo un certo margine di controllo sull’esperienza di navigazione. L’azienda ha già annunciato l’intenzione di estendere i test a livello globale nei prossimi mesi.

In realtà, Netflix utilizza da anni l’intelligenza artificiale per perfezionare le sue strategie di raccomandazione. Ogni immagine, trailer, o contenuto suggerito è frutto di un’elaborazione accurata della cronologia di visualizzazione e delle preferenze dell’utente. 

Ora però, con l’introduzione del nuovo motore di ricerca basato su OpenAI, si fa un ulteriore passo avanti: sarà possibile esplorare cataloghi attraverso emozioni, situazioni quotidiane e persino stati d’animo.

“Gli utenti potranno effettuare ricerche che vanno ben oltre i generi o i nomi degli attori”, precisano i tecnici di Netflix. L’obiettivo, come sempre, è chiaro: aumentare il coinvolgimento e il tempo trascorso sulla piattaforma. Ma è davvero un vantaggio per gli utenti?

I vantaggi dell’Intelligenza Artificiale nel colosso dello streaming

Tra gli aspetti positivi, c’è senza dubbio la personalizzazione avanzata. Grazie all’IA, l’interfaccia utente può essere progettata su misura: immagini, titoli e suggerimenti vengono selezionati per catturare l’attenzione in pochi secondi. 

Questo meccanismo, confermano i dati interni, aumenta il tasso di click e di visualizzazione, facilitando la scoperta di nuovi contenuti in linea con i gusti dello spettatore.

Non solo. L’uso dell’elaborazione del linguaggio naturale rende più fluida la ricerca: parole chiave complesse, domande o emozioni possono guidare l’utente verso titoli che, in passato, sarebbero passati inosservati. Anche espressioni come “fantasy medievale con protagonista femminile” o “commedia romantica ambientata in autunno” diventano comprensibili per l’algoritmo.

I rischi del motore di ricerca potenziato 

Tuttavia, come spesso accade quando si parla di intelligenza artificiale, non mancano le ombre. A partire da una questione cruciale: la privacy dei dati. Netflix raccoglie informazioni dettagliate sulle abitudini degli utenti, e con un motore ancora più potente, la profilazione diventa sempre più raffinata. Quali informazioni vengono raccolte? Chi ne ha accesso? E con quali finalità?

Altro punto critico riguarda la creazione di bolle di contenuto. Se tutto ciò che ci viene proposto è frutto di algoritmi che analizzano i nostri gusti passati, il rischio è quello di non uscire mai dalla nostra “comfort zone digitale”. Si potrebbe perdere la possibilità di esplorare nuovi generi, stili narrativi o culture diverse.

“Il motore di ricerca ha un obiettivo chiaro: aumentare il coinvolgimento”, si legge nelle comunicazioni ufficiali. Ma cosa succede quando questo coinvolgimento diventa dipendenza? Trascorrere ore davanti allo schermo può compromettere la qualità della vita, creando un rapporto passivo con i contenuti.

Tra innovazione e controllo: il futuro dello streaming

Il nuovo corso intrapreso da Netflix rappresenta un’ulteriore tappa nella corsa all’ottimizzazione dell’esperienza utente attraverso l’intelligenza artificiale. Ma il confine tra comodità e manipolazione è sempre più sottile. La possibilità di scegliere in base all’umore è affascinante, ma porta con sé interrogativi che meritano attenzione.

Il dibattito sull’etica digitale, sulla libertà di scelta, e sull’uso responsabile della tecnologia è più vivo che mai. E mentre Netflix sperimenta il futuro, agli utenti resta il compito più difficile: scegliere consapevolmente cosa guardare, e perché.

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ultimo aggiornamento: 18 Aprile 2025 8:59

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